Drum Circle e Viaggio Sciamanico

Apparentemente distanti culturalmente e geograficamente, drum circle e viaggio sciamanico sono molto più vicini di quanto non sembri; si potrebbe pensare che il punto di congiunzione possa essere semplicemente lo strumento, il tamburo cioè. C’è molto di più, a mio avviso.

Il viaggio, per esempio; esplorare mondi non ordinari cavalcando il suono è un’esperienza assaporabile anche in un drum circle. Il suono può innalzare, quando sostenuto da un’intenzione forte. La figura geometrica del cerchio, poi, aiuta il movimento ascendente delle vibrazioni sonore, oltre a veicolare messaggi di importanza capitale quali l’equidistanza dal centro, premessa fondamentale per una vera uguaglianza, formale e sostanziale.

Sperimentare un drum circle può donare molto, al partecipante aperto e disponibile verso l’ignoto, esattamente come il viaggio sciamanico. Molti sono i punti di contatto; qualcuno potrebbe sostenere che l’uso di particolari strumenti rispetto ad altri sia la vera differenza tra i due.

In realtà, gli strumenti utilizzati variano da tradizione a tradizione, spaziando dal più conosciuto, in occidente, tamburo a cornice, per arrivare a flauti, didgeridoo, clapsticks, bullroarer, strumenti simili al berimbau brasiliano, rattles, shakers, cabasa, semplici bastoni battuti a terra, lo stesso corpo umano.

Diversità

Ogni cultura ha il suo specifico modus operandi ed i relativi strumenti, dipendenti dalle condizioni sociali, ambientali ed economiche che si trovano da sempre ad affrontare.

Michael Harner, a cui dobbiamo la diffusione capillare dello sciamanesimo in occidente, provò diversi metodi di viaggio durante i suoi studi antropologici sul campo, testimoniando della grande varietà di approcci ad uno stesso tema. Mircea Eliade, storico delle religioni tra le altre cose, descrisse nei suoi testi la stessa varietà di stili, applicati ad un nucleo di conoscenza centrale piuttosto stabile.

Come non smetterò mai di ripetere:

la diversità è vita.

Omologarsi vuol dire morire, almeno in senso culturale e spirituale.

La mia via

Il mio percorso di vita ha fatto sì che mi interessassi alle culture altre rispetto a quella in cui sono nato, mi ha portato ad entusiasmarmi all’acquisizione di linguaggi espressivi nuovi, a suoni e musiche con un diverso sapore. Mi sono avvicinato alla ricchissima cultura mediorientale e nord africana, a quella sud americana, alla vita delle steppe russe, all’Indocina. All’arte francese, al pensiero tedesco, la pittura spagnola. Ai suoni slavi, la ricchezza greca, la decadenza nordica. Ai nativi americani, al Giappone e all’India. Credo che questo entusiasmo nei confronti della vita abbia condotto la mia mente a percepirmi come un cittadino del mondo, capace di trovare qualcosa di utile alla crescita spirituale e culturale in ogni dove.

Tutto questo si riflette anche nella musica che compongo e nel colore con cui decoro le mie iniziative, a qualsiasi livello.

Ecco cosa offro nei miei seminari e nelle relazioni che sostengo nei convegni: l’apertura mentale del cercatore.

Sabato 19 marzo 2022, Festa del Papà tra l’altro, condurrò un drum circle funzionale al successivo viaggio sciamanico; per entrambe le esperienze non è richiesto alcun prerequisito, solo la disponibilità verso il nuovo. Non occorre neppure possedere uno strumento, saranno disponibili in loco.

Falunaa Drum Circle

La location sarà la sede dell’associazione culturale Orizzonti nella Luce, a Rubiana, provincia di Torino. I posti sono pochi, prenota il prima possibile compilando il form oppure contattandomi, anche per avere informazioni aggiuntive, via email o telefono, qui.

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