La guerra, un affare per i potenti.

Dalla poesia dialettale del secolo scorso, ennesima ricchezza perduta nell’appiattimento culturale del mondo, una perla di rara saggezza contro la guerra:

«Ninna nanna, nanna ninna, 
er pupetto vò la zinna: 
dormi, dormi, cocco bello, 
sennò chiamo Farfarello 
Farfarello e Gujermone 
che se mette a pecorone, 
Gujermone e Ceccopeppe 
che se regge co le zeppe, 
co le zeppe d’un impero 
mezzo giallo e mezzo nero. 
Ninna nanna, pija sonno 
ché se dormi nun vedrai 
tante infamie e tanti guai 
che succedeno ner monno 
fra le spade e li fucili 
de li popoli civili 
Ninna nanna, tu nun senti 
li sospiri e li lamenti 
de la gente che se scanna 
per un matto che commanna; 
che se scanna e che s’ammazza 
a vantaggio de la razza 
o a vantaggio d’una fede 
per un Dio che nun se vede, 
ma che serve da riparo 
ar Sovrano macellaro. 
Chè quer covo d’assassini 
che c’insanguina la terra 
sa benone che la guerra 
è un gran giro de quatrini 
che prepara le risorse 
pe li ladri de le Borse. 
Fa la ninna, cocco bello, 
finchè dura sto macello: 
fa la ninna, chè domani 
rivedremo li sovrani 
che se scambieno la stima 
boni amichi come prima. 
So cuggini e fra parenti 
nun se fanno comprimenti: 
torneranno più cordiali 
li rapporti personali. 
E riuniti fra de loro 
senza l’ombra d’un rimorso, 
ce faranno un ber discorso 
su la Pace e sul Lavoro 
pe quer popolo cojone 
risparmiato dar cannone!»

Trilussa già aveva capito nel 1914. Noi quando capiremo che le guerre sono un affare per chi comanda il mondo che, attraverso di esse, consolida il proprio potere, elimina gli avversari politici, distrugge il discorso pubblico, riduce in schiavitù il mondo?

Cos’è la guerra

Io sono stato in zona di guerra, nel 1999 a Sarajevo; non auguro a nessuno anche solo di vedere, di persona, un bambino che rovista in una discarica a cielo aperto per trovare cibo. Bambini più piccoli di mia figlia, armati di secchio di plastica, che aprivano i sacchi neri che noi portavamo dalla carogna che gestiva il luogo e che richiedeva persino un pagamento, da quelle persone.

Non auguro a nessuno di vedere le lacrime negli occhi di un genitore alla vista di un sacco di riso donatogli. QUESTA E’ LA GUERRA! E sai quanti paesi ne stanno affrontando una, in questo preciso istante in cui tutti guardano a Kiev? 70.

SETTANTA PAESI OGGI STANNO AFFRONTANDO UN QUALCHE TIPO DI GUERRA.

Bisogna indignarci tutti i giorni per le condizioni devastanti in cui versa il pianeta, bisogna opporsi alle guerre, tutte le guerre, non solo quelle condotte da chi ci sta antipatico. Apriamo gli occhi, perché questo schifo è quello che stiamo lasciando ai bambini, questi sono gli insegnamenti che diamo ogni giorno con l’esempio.

Vogliamo che i bambini diventino come noi?

Apriamo gli occhi, perché non è più possibile, nel 2022, delegare a criminali come le testate giornalistiche mainstream la gestione della verità, perché con il livello sempre più alto di studi che abbiamo, dovremmo ormai avere la capacità di accorgerci quando qualcuno tenta di manipolarci.

Sono nauseato da come le tv indirizzino a loro piacimento l’odio, verso coloro che i governanti hanno deciso dover essere i nostri nemici. Come con l’Eurasia e l’Estasia di Orwell.

Mi sento un estraneo in questo mondo.

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